Chisola-Asti (Juniores Nazionale): 1-1


Chisola
Asti : 1 1

(primo tempo : 0 0).

Marcatori : s.t. 24De Fazio (C), 32’ Paolin (A) rigore.

CHISOLA : Cecchetto, Satta, Algarotti, Trimarchi, Naso, Meriacre, De Fazio, Villano, Pirrotta, Luxardo, Sarkis;

A disposizione ; Ariello, Pozzobon, Castellaro, Tomatis, Fantone, Brun, Simonetti, Ghione, Amadio.

Allenatore : Andrea Gnan.

ASTI : Ferlisi, De Robertis, Brenchio, Krstovski, Garro, Freilino, Milan, Ceronetti, Maioglio, Paolin, Fakir;

A disposizione : Di Dio, Cia, Bresciani, Campese, Guza, Iarrobino, Caforio, Bricola.

Allenatore : Giuseppe Sangregorio.

ARBITRO : sig. Pietro Vallelunga sezione di Collegno.

La partita si gioca nella tana della società Chisola, sul campo comunale ”Dino Marola” di Vinovo in una giornata nebbiosa e molto fredda.

L’incontro è molto sentito da entrambi i contendenti.

La squadra di casa, prima in classifica, si trova ad affrontare l’ultimo avversario “tosto” che potrebbe metterli in difficoltà del girone di andata, mentre per l’Asti la sfida è importantissima perché viene dopo una sconfitta immeritata della settimana precedente ma soprattutto in caso di ulteriore sconfitta la squadra, attualmente terza in classifica, potrebbe venire scavalcata dall’RG Ticino e dal Vado ed addirittura raggiunta dal Bra.

Parte deciso l’Asti che mette subito in difficoltà i padroni di casa.

Al 1’ minuto di gioco subito una buona occasione per Paolin che ricevuta palla sull’out destro si accentra, entra in area ma quando si appresta al tiro trova Naso che lo anticipa e mette in angolo, sventando un potenziale pericolo per Cecchetto.

L’Asti insiste cercando di sfruttare l’inerzia del momento.

Al 3’ è Maioglio che ricevuta palla da Milan al limite dell’area, la difende, si incunea tra 2 avversari e va al tiro, conclusione che però viene deviata in angolo da un attento Cecchetto.

Da questo momento la gara diventa come una partita a scacchi con entrambe le difese preoccupate a non farsi infilare dalle progressioni degli avanti avversari e con i centrocampisti attenti a chiudere gli spazi che si aprono nelle loro zone di competenza.

Bisogna quindi aspettare sino al 20’ per vedere un’altra azione da rete.

Ed è nuovamente l’Asti a farsi pericoloso.

Un disimpegno sbagliato di Naso, letto in anticipo da Paolin, fa sì che la punta dei galletti si impossessi della palla e vada a puntare velocissimo la porta avversaria, ma quando entrato in area solo davanti a Cecchetto, si appresta a calciare a rete, viene anticipato al momento della conclusione con un recupero prodigioso dello stesso difensore e anche questa azione sfuma sul più bello.

L’iniziativa è nelle mani del Chisola che però risulta sterile nel reparto offensivo, raramente trova spazi in cui sviluppare azioni pericolose per la retroguardia biancorossa astigiana che è attenta a togliere gli spazi agli avversari, ad effettuare un bel filtro con i centrocampisti e quando non basta entrano in azione Freilino, Garro e Krstovski a disinnescare i potenziali pericoli per Ferlisi.

Si arriva quindi al 38’ quando Paolin ruba palla ai centrocampisti azzurri di casa, smista per Maioglio sulla fascia destra del fronte di attacco astigiano, che difende palla, si allarga e va al cross in area dove nel frattempo si era incuneato proprio lo stesso Paolin che calcia di prima intenzione da buona posizione centrale ma la palla colpitacon troppa forza e poca precisione si spegne alta sopra la traversa.

Ed anche questa bella occasione sfuma.

La legge del calcio (“gol sbagliato, gol subito”) per poco non si avvera nei minuti successivi,

Al 39’ un contropiede del Chisola sul lato sinistro del loro fronte di attacco porta la formazione di casa a tirare verso la porta difesa da Ferlisi.

Il tiro viene toccato con le mani da Garro, all’interno dell’area di rigore, e l’arbitro assegna il conseguente calcio di rigore.

Siamo al 40’ e sul dischetto si presenta Trimarchi.

La conclusione è secca e ben indirizzata ma è altrettanto bravo (e persin di più) Ferlisi che battezza l’angolo giusto e con un prodigioso balzo para la conclusione e salva la propria porta.

Si arriva quindi al 46’ minuto (l’arbitro assegna 1’ minuto di recupero) quando una punizione battuta dalla metà campo astigiana raggiunge De Robertis, che approfitta del mancato intervento di un giocatore avversario, controlla la palla e la scarica su Maioglio.

La punta biancorossa, ricevuta palla al limite dell’area, dopo aver controllato la sfera ed essersi accentrato, va al tiro che però si alza troppo sopra la traversa ed anche questa volta l’azione sfuma.

Non c’è neppure il tempo di riprendere il gioco che l’arbitro manda tutti a prendersi un tè caldo.

Primo tempo dove il Chisola ha cercato di controllare il gioco, senza però quasi mai riuscire a rendersi pericoloso dalle parti di Ferlisi tranne nell’occasione del calcio di rigore, sono state invece di marca astigiana le più grandi occasioni da rete.

Tutte le volte che i galletti ripartivano creavano patemi seri per la retroguardia dei padroni di casa.

La ripresa ha inizio sugli stessi canoni del primo tempo, con il Chisola impegnato ad avere il possesso palla e con l’Asti attento a non rischiare ma soprattutto pronto nelle ripartenze per cercare di colpire l’avversario.

Al 5’ pericolo per la difesa biancorossa.

Angolo dei padroni di casa, la difesa astigiana rinvia la sfera che va sui piedi di Luzardo, appostato fuori dall0’area di rigore che controlla e va al tiro.

La palla però, seppur non di molto, non inquadra la porta ed esce sul fondo.

Iniziano i cambi con i quali mister Gnan cerca di dare una scossa alla squadra.

La pressione sulla difesa astigiana è continua ma non opprimente grazie soprattutto all’ottima prova dei centrocampisti che chiudono tutti gli spazi rallentando le azioni avversarie e bloccando sul nascere le potenziali azioni da rete dei torinesi che devono limitarsi ad effettuare cross in area, facile preda della difesa astigiana o con tiri da lontano che non impensieriscono più di tanto Ferlisi (anche per la scarsa precisione).

Invece le ripartenze astigiane sono stilettate nella difesa dei padroni di casa, in una di queste. Al 18’, Paolin viene toccato duramente ed il proprio avversario viene ammonito.

Dalla punizione che ne è scaturita, battuta dallo stesso Paolin, la palla giunge a Fakir che in centro area di testa anticipa tutti ma la palla esce di un nulla.

Il Chisola esprime il massimo sforzo facendo circolare la palla velocemente tra i propri giocatori cercando di sopperire con la pressione la mancanza di una vera punta di ruolo.

Una di queste azioni porta Sarkis al tiro da dentro l’area di rigore, ma è attento Krstovski ad andare a contrare l’avversario al momento della conclusione ed a ribattere la sfera sventando il potenziale pericolo.

Però la pressione dei padroni di casa dà i suoi frutti due minuti dopo.

Siamo al 24’ quando un errore della difesa dei galletti, che avevano appena cambiato modulo a causa dell’infortunio di De Robertis che era stato sostituito da Bresciani, lascia strada a Sarkis che ringrazia e mette palla in centro area per De Fazio che ringrazia e porta in vantaggio la propria squadra appoggiando il rete il cioccolatino ricevuto.

I padroni di casa sembrano appagati di quanto ottenuto e rallentano leggermente i ritmi.

Si alza quindi la pressione dei galletti che provano a rialzare la testa e produce al 32’ una palla filtrante per Paolin che controlla ma al momento di spostarsi la palla viene toccato fallosamente ed atterrato in area di rigore.

L’arbitro nulla può se non concedere la giusta punizione.

Sul dischetto si presenta lo stesso Paolin che spiazza il portiere avversario e realizza la rete del pareggio.

Dopo la rete dell’Asti la partita si alza ancor di più di intensità.

Entrambe le squadre vogliono la posta piena.

Il Chisola si sente “defraudato” per aver subito il la rete del pareggio.

I galletti sentono invece di poter piazzare il colpo del KO ai padroni di casa e portare a casa l’intera posta ma soprattutto un risultato di prestigio su di un campo molto ostico.

Quindi i ritmi si alzano vertiginosamente (ed in alcuni casi anche gli errori nelle giocate che aprono scenari alle ripartenze delle squadre).

La scarsa precisione fa sì che non ci siano più azioni pericolosissime anche soprattutto dovute al fatto che entrambe le squadre vanno a difendere con tutti gli effettivi per evitare di subire una rete che saprebbe di beffa.

Dopo 4 minuti di recupero l’arbitro manda tutti a casa e decreta la fine delle ostilità.

Partita bella, intensa con ottime trame di gioco, dove si è capito perché entrambe le squadre stiano giocando per le posizioni di vertice del campionato.

Domenica prossima 17 dicembre ultima partita del girone di andata, che sarà giocata al Censin Bosia con inizio alle ore 14,30 contro l’Albenga, che avrà presumibilmente come accompagnatore bomber Virdis che negli ultimi 2 anni aveva giocato da noi in prima squadra.

La partita, come detto, si giocherà sabato e non domenica in quanto la prima squadra anticiperà al sabato pomeriggio la propria partita contro la capolista del girone A di serie D, Alcione di Milano, questo al fine di non sovrapporre gli eventi.

La società invita tutti i tifosi a venire allo stadio CensinBosia” domenica prossima ad incitare la squadra per cercare di sostenerla de aiutarla per ottenere un risultato positivo e chiudere il girone di andata al terzo posto della classifica.

 

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