Asti-Chisola (Juniores Nazionale): 3-1

Asti Juniores Nazionale
Mister Farello.

1° giornata di andata.
Asti – Chisola Calcio: 3 a 1.

Buon inizio di campionato.
Non era scontato, vista la squadra che si affrontava, il Chisola Calcio, terza squadra di Torino con forte apparentamento con la Juventus, che al debutto nella categoria Nazionale voleva ben figurare.
Partita quindi difficile da affrontare, ma mister Farello schiera una squadra coesa e combattiva su ogni palla non disposta a regalare nulla anzi molto votata ad offendere.

Si parte con l’Asti subito in avanti che fa gioco ed il Chisola che cerca le ripartenze.
Questo sarà il tema di tutta la partita.
Al 7° Abbonizio calcia da fuori area una palla indirizzata sul palo lontano che il portiere con un intervento prodigioso riesce con la punta delle dita a deviare in angolo.
Al 24° sempre Abbonizio manca l’impatto su una palla spedita in area da una combinazione in fascia tra Senise e Scarpa.
Al 28° è Viel che sottoporta spedisce alto un traversone di Licco ben liberato da Trajanov.
Al 30° ancora Asti al tiro, su palla persa dal Chisola, Licco in area si libera agevolmente dalla marcatura e tira fuori di un niente.
Al 36° una combinazione Licco / Viel libera quest’ultimo al tiro.
Miracolo del portiere ospite che devia in angolo.
Dal calcio d’angolo ancora Viel, di testa, cerca il gol ma la palla esce a fondo campo.
Quando meno te lo aspetti, il Chisola che fino ad allora non aveva impensierito Cabella se non con tiri velleitari da fuori, passa in vantaggio.
Al 41° un errore difensivo libera al tiro il centravanti ospite.
Bravo è Cabella a respingere il tiro ma nel cercare di recuperare la palla urta un giocatore avversario che furbescamente si butta. L’arbitro cade nella trappola e fischia un rigore più che dubbio, che il n. 18 ospite, Caschetto, non si fa pregare e realizza il gol del vantaggio ospite.
Termina così il primo tempo giocato a ritmi alti e con poche pause ma soprattutto con la sensazione di ingiustizia nel risultato.
Si riparte con gli stessi undici in campo, ancora più determinati a rimettere a posto un risultato bugiardo per quanto visto in campo.
La sensazione, al rientro in campo, è che il Chisola abbia speso molto e che non abbia piu la forza e la lucidità per tenere gli stessi ritmi del primo tempo e di controbattere la spinta dell’Asti.
Bisogna però aspettare il 18° per vedere una bella girata di Biglia (subentrato a Trajanov) ben parata dal portiere ospite.
Al 19° un bel cambio di gioco di Osadiaye (subentrato a Senise) libera Licco che punta il difensore, lo salta e deposita la palla in rete per il più che meritato pareggio.
Al 22° ultimo sussulto del Chisola, prima di sparire definitivamente dal campo.
Su punizione dalla sinistra un bel colpo di testa del centrattacco ospite, ben indirizzato verso la porta, viene però parato a terra da Cabella che disinnesta il pericolo.
Il pericolo corso dà una ulteriore scossa ai galletti e da questo momento in poi è tutto un assolo biancorosso.
Al 30° Abbonizio si libera in area e calcia a colpo sicuro ma il portiere ospite devia in angolo.
Sul successivo calcio d’angolo, dalla sinistra, Biglia segna la rete del 2 a 1.
Al 32° sempre da angolo, Celpica indirizza verso la porta e bravo è il portiere del Chisola a disinnescare il pericolo.
Infine al 35° la rete che chiude definitivamente la contesa.
Sempre da angolo dalla sinistra la palla arriva a Cafà Eric che in rovesciata rimette in area dove lesto e scaltro è Celpica a depositare in rete per il 3 a 1 finale.
Nei minuti finali l’Asti controlla la partita e sfiora ancora la segnatura.

Partita vinta non solo dagli 11 entrati in campo ma anche (e soprattutto) dalla panchina.
Con i cambi (entrati con il giusto spirito) mister Farello ha ribaltato il risultato e portato a casa l’intera posta.
Che dire, bella partita, vittoria meritata e avanti così.
Complimenti al mister ed al suo staff per il lavoro svolto fin qui.
Ma siamo solo all’inizio e vediamo come si svilupperà la stagione.
Appuntamento a sabato prossimo sul campo del Belvedere per la partita con la Pro Vercelli.

 

Testo di Gigi Barbero.

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