Il punto con i mister: Esordienti 2012

Stefano Marchiò Esordienti 2012

Hai visto una crescita da parte dei tuoi ragazzi? Ce n’è uno in particolare su cui hai visto miglioramenti più significativi?

È la mia seconda stagione con l’annata dei 2012, dunque siamo quasi al termine del percorso. Abbiamo iniziato tutti assieme il progetto con le idee chiare, cercando cioè di trovare uno stile di gioco che ci potesse appartenere. I ragazzi sono stati fin da subito disponibili e attenti ed hanno dimostrato grande voglia nell’apprendere e migliorarsi. In questi due anni sono tutti cresciuti tanto e questa crescita globale ci ha permesso di toglierci delle belle soddisfazioni, soprattutto a livello di qualità del gioco espresso. In questi due anni abbiamo sempre cercato di avere una visione organica: la crescita di ogni componente del gruppo ha fatto in modo che la squadra potesse essere in equilibrio. In questo modo si è potuto riscontrare un miglioramento, sia collettivo che individuale, da parte di ogni componente delle rosa. Non saprei dire chi è migliorato di più, ripeto: ogni ragazzo è cresciuto tanto ed ha permesso un miglioramento significativo di tutto il collettivo.

Qual è l’aspetto positivo di allenare questa categoria e qual’ è  invece quello negativo?

L’aspetto positivo dell’attività di base è il poter accompagnare i ragazzi durante il percorso di crescita sia dal punto di vista calcistico che dal punto di vista umano. Dal punto di vista calcistico è bello dunque far sì che acquisiscano fiducia e consapevolezza nelle proprie capacità e che scoprano qualità di gioco che magari non sapevano neanche di avere. Penso sia molto importante saper dare loro i mezzi per far sì che possano iniziare al meglio la propria carriera calcistica. Dal punto di vista umano invece è bello poter trasmettere loro dei valori di vita importanti come il senso di appartenenza, l’etica del lavoro, la responsabilità, la puntualità, e soprattutto l’educazione.

L’aspetto negativo invece è che la realtà di Asti è una realtà troppo piccola: il campionato ha infatti pochissime squadre contro cui scontrarsi e dunque bisogna fare sempre trasferte molto lunghe. Spero che il movimento calcistico astigiano possa tornare in vita e che cresca il numero di squadre presenti.

 

Che cosa hai intenzione di fare la prossima stagione?

Non sarò più il mister di questa annata la prossima stagione, ma sarò comunque un loro grande tifoso, come lo sempre stato di tutti i ragazzi di tutte le annate con cui ho terminato un progetto.

Personalmente sono orgoglioso di far parte di questa società e sono a completa disposizione per la prossima stagione. È compito però della dirigenza valutare il mio operato e decidere sul mio futuro. Io comunque spero di poter continuare qui, perché reputo l’Asti Calcio un’ottima società in cui mi sono trovato molto bene.

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